Benessere psicologico
Il filo conduttore di tutta la mia attività è il benessere psicologico. Quando ho iniziato ad interessarmi della psiche umana, la salute mentale veniva intesa come assenza di malattia, perciò il compito dello psicologo era quello di identificare uno stato patologico e di intervenire per eliminarlo.
L’evoluzione e l’aumento della complessità della nostra società ha precisato e arricchito questa condizione dell’individuo e della comunità, fino ad arrivare alla definizione di benessere psicologico a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno stato in cui “l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive ed emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.
Ogni persona ha un proprio equilibrio psicofisico, una sua storia genetica e ambientale, un insieme unico di qualità e risorse che meritano di essere seguite e accompagnate per favorire la sua piena realizzazione; questo percorso è fonte di grande soddisfazione individuale, ma si ripercuote in modo positivo anche sulla collettività.
Il mio lavoro consiste quindi nel rendere la persona consapevole delle sue qualità e risorse e delle sue dinamiche mentali ed emozionali, con l’obiettivo, per mezzo di tecniche mirate, di facilitare lo sviluppo del suo potenziale, acquisire gli strumenti utili a fronteggiare le sfide dell’esistenza, costruire relazioni positive e gratificanti, creare un progetto di vita autonomo e in linea con i propri valori.